Su Rai Uno, va in onda la miniserie televisiva “L’angelo di
Sarajevo”, interpretata, tra gli altri, da Beppe Fiorello. La storia è tratta da “Non chiedere perché”, il romanzo scritto da Franco Di Mare basato su vicende realmente accadute al giornalista Marco De Luca, che fu inviato durante la guerra in Bosnia-Erzegovina e che raccontò gli orrori del conflitto nell’ex-Jugoslavia. Noi di Viaggi da Film siamo stati a Sarajevo vent’anni dopo il bombardamento dell’orfanotrofio mostrato nella fiction.
E’ interamente girata in Puglia, a Fasano, la fiction tv “Braccialetti Rossi”. Una storia che sbanca l’Auditel e fa il pieno sui social network. Sei ragazzini, tra gli 11 e i 17 anni, si incontrano in ospedale e diventano amici inseparabili, legati da valori come la volontà di sopravvivere alla malattia, il coraggio e la voglia di superare se stessi.
“Il giovane favoloso” è il film italiano più amato del 2014 secondo il tradizionale sondaggio di fine anno condotto da Ciak. La pellicola del regista napoletano Mario Martone racconta la vita e l’animo di Leopardi, tratteggiando la dimensione umana del grande poeta.
Tra paesaggi mozzafiato, antichi pueblos e haciendas e la testimonianza delle tre culture dominanti – i nativi, gli ispanici e gli inglesi – si snoda la storia del professore di chimica Walter White, protagonista delle serie di successo Breaking Bad (quarta stagione in onda su Deejay tv). Siamo nel New Mexico, nell’assolata Albuquerque, ben 310 giorni di sole all’anno, circondata dal deserto di Chihuahua e dall’altopiano del Colorado. Una regione brulla ma non priva di fascino. Nel 2003 grazie al fenomeno Breaking Bad la città ha triplicato i suoi visitatori. E’ il luogo perfetto dove vivere le vere atmosfere del sud.
Eccoci in Piazza Grande ad Arezzo: è qui che Roberto Benigni ha girato nel 1997 alcune delle scene più suggestive del suo capolavoro “La vita è bella”. Nel film vediamo Guido e Dora (Roberto Benigni e Nicoletta Braschi) passeggiare dopo il teatro sotto le Logge del Vasari e attraversare la piazza in bicicletta con il figlio Giosuè, dopo aver percorso i vicoli del centro medievale.
Chi non vuole aspettare il 5 novembre per vedere “007 SPECTRE”, il 24° film di James Bond, girato in Austria a Sölden/Ötztal, può andare sui luoghi dove il regista Sam Mendes ha girato le scene con Daniel Craig nei panni dell’agente 007. Tra le montagne della Ötztal le scenografie del film risultano imponenti: nessun “fotoritocco” per dare l’idea dell’autenticità della natura alpina e delle sue solenni cime. Oltre alla natura e ai paesaggi incredibili, facilmente raggiungibili con moderne cabinovie, qui si possono vedere i luoghi dove l’agente segreto più famoso del mondo ha trovato rifugio. E che rifugio!
Il ristorante gourmet più alto d’Europa, (si trova a quota 3.048 metri), il cui nome evoca un’immagine innovativa e futuristica “Ice Q”, è diventato, nelle riprese del film, la roccaforte di Daniel Craig: e, anche nella realtà, Ice Q rappresenta un luogo degno di un film.
La struttura – che si potrebbe definire un cubo di vetro e acciaio dalle linee minimaliste e perfette – si staglia su un terreno estremamente aspro, caratterizzato da temperature estreme. Per costruirlo, sono state realizzate delle fondamenta mobili, che permettono al fabbricato di adattarsi nel modo migliore ai cambi di temperatura. Sembra fatto apposta per James Bond.
In questo gioiello di alta tecnologia, si possono assaporare i deliziosi piatti gourmet (a 3 mila di altitudine i sapori sono ancora più sublimi) e assaggiare il vino Pino 3000, una speciale cuvée di pinot nero creata dall’unione di tre vitigni provenienti da Italia, Austria e Germania (Cantina St. Pauls di Appiano, Paul Achs di Gols nel Burgenland e Dr. Heger di Kaiserstuhl – si tratta di un vino creato appositamente per il rifugio, dove viene invecchiato a oltre 3.000 metri di quota, in una speciale cantina all’avanguardia).
All’interno dell’Ice Q, dislocato su 4 piani, si trova oltre al ristorante e alla cantina, anche una „Top-Lounge“di 80 m2 dotata di apparecchiature multimediali per poter accogliere presentazioni, meeting e altri eventi esclusivi. Dalla terrazza dell’ultimo piano, la vista spazia a 360 gradi sulle montagne circostanti: qui ci si sente sul tetto del mondo.
Al rifugio si accede direttamente dalla cabinovia del Gaislachkogl, inaugurata qualche anno fa, e considerata il progetto più innovativo degli ultimi tempi. Il “viaggio” dal paese di Sölden fino alla vetta è una comoda salita in grandi cabine tutte in vetro, che preannunciano l’atmosfera che si trova a quota 3 mila, dove il vetro e l’acciaio sono i protagonisti del lavoro dell’uomo, in mezzo alla natura aspra e selvaggia delle cime alpine.
Entrando all’Ice Q ci si sente proiettati in un mondo alternativo, le alte vetrate permettono di vedere il panorama esterno a 360 gradi, il design di ognuno dei 4 piani genera emozioni e stupisce per l’originalità elegante e minimalista.
Ogni anno, a fine aprile, Ice Q ospita una tappa dell’evento “VINO IN QUOTA”, organizzato dal Das Central – Alpine Luxury Life Hotel di Sölden, che vede la partecipazione di noti produttori di vino e chef internazionali. L’hotel è tra l’altro quello che ha ospitato il cast durante le riprese di Spectre.
E se siete nella zona, vi suggeriamo un posto dove sperimentare un vero relax: le piscine futuristiche di AQUA DOME. Sei vasche esterne e due grandi piscine interne oltre alla piscina sportiva; un centro benessere con una decina di tipi di sauna differenti, docce emozionali, vasche idromassaggio, grotta del ghiaccio e zone relax.
Insomma, anche James Bond, dopo tante emozioni, ha bisogno di un po’ di relax. E voi?
Si è tenuta la 72ª edizione della cerimonia di premiazione dei Golden Globe al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills. Il nostro spirito di viaggiatori ci porta subito a progettare un visita a Beverly Hills – la celebre e ricchissima città della contea di Los Angeles in California. Cosa fare a Beverly Hills? Ovviamente portate con voi tutte le vostre carte di credito e datevi allo shopping sfrenato!
Giunta alla nona edizione con una media di ascolti di quasi 8 milioni, la fiction Don Matteoha vinto nel 2014 il 54º Premio Regia Televisiva nella categoria miglior serie televisiva dell’anno. Un’importante riconferma dunque, visto che aveva ottenuto lo
stesso riconoscimento anche nel 2012. L’indubbia qualità della produzione, la genuinità e la spontaneità della storie e dei personaggi insieme, forse, anche al bisogno del pubblico italiano di messaggi positivi, ha creato una miscela vincente e di successo. E non è finita qui. Infatti, forte di questo risultato, il prete investigatore più famoso d’Italia interpretato da Terence Hillsi appresta a girare la decima edizione nel 2015.
Giunta alla nona edizione con una media di ascolti di quasi 8 milioni, lafiction Don Matteoha vinto nel 2014 il 54º Premio Regia Televisiva nella categoria miglior serie televisiva dell’anno. Un’importante riconferma dunque, visto che aveva ottenuto lo stesso riconoscimento anche nel 2012. L’indubbia qualità della produzione, la genuinità e la spontaneità della storie e dei personaggi insieme, forse, anche al bisogno del pubblico italiano di messaggi positivi, ha creato una miscela vincente e di successo.
Dall’Emilia Romagna alle Marche. A partire dalla terza serie, la seguitissima fiction tv prodotta dalla Rai si è trasferita in questa regione del Centro Italia, dove il turismo cresce di anno in anno. Lo stesso Dustin Hoffman qualche tempo fa è sceso in campo per promuovere le Marche recitando l’Infinito di Leopardi. E così ogni puntata della fiction è introdotta da uno spot turistico dedicato alle bellezze storiche e naturali sparse un po’ ovunque, da Ancona ad Ascoli, da Camerino al Conero. Noi di “Viaggi da film” vi proponiamo tre diversi itinerari (spirito, shopping e natura) per scoprire altrettanti aspetti di questa terra, da mixare a seconda dei vostri gusti e del tempo a disposizione, unendo luoghi della fiction “Che Dio ci aiuti” ad altre mete da noi visitate.