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Anno del Serpente: a Prato la sfilata del Capodanno cinese 2025. FOTO

L’anno del Serpente è iniziato e i festeggiamenti per il Capodanno cinese 2025 a Prato si apprestano a entrare nel clou. Dopo il suono della campana di martedì 28 gennaio, la città toscana capitale del tessile, nonché esempio di integrazione e multiculturalità, è pronta a regalare ancora una volta lo spettacolo della tradizionale sfilata nel centro storico, in cui si mescolano le svariate e armoniose comunità di cui si compone la città.

[Immagine in alto: il dragone di fronte al Castello dell’Imperatore nel centro storico di Prato – photo credit Luca Martinelli]

Il Capodanno cinese

Il Capodanno cinese (o Festa della Primavera) è festeggiato da milioni di persone in tutto il mondo. Non ha un giorno fisso, perché l’inizio dell’anno deve coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, una data che, seguendo il calendario gregoriano, cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.
Il 28 gennaio 2025 è iniziato l’anno del Serpente, che simboleggia la saggezza, l’astuzia e l’intuizione. I festeggiamenti durano per tutto il mese di febbraio, con numerose iniziative pubbliche. Molto famosa è la danza del Leone, con dei danzatori che muovono leoni di diverse dimensioni, ballando a ritmo di musica per le vie delle città. Il leone è simbolo di forza e coraggio e per questo offre felicità e sicurezza per il nuovo anno.

A Prato la sfilata del Capodanno cinese 2025

Sabato 8 febbraio, la festa – organizzata dall’Associazione buddista della comunità cinese in Italia – attraversa le vie del Macrolotto 1 e 2, cuore della comunità cinese. 

Domenica 9 febbraio è la volta del centro storico cittadino, in un mix unico tra antico e contemporaneo che solo Prato può offrire. Il corteo parte dal tempio buddista e attraversa l’area del Macrolotto Zero e poi il centro storico di Prato, entrando nei negozi in ossequio al rituale cinese secondo cui il passaggio del Drago scaccia la sfortuna dall’esercizio commerciale per il nuovo anno.

Il clou del corteo di domenica 9 febbraio sarà in piazza di Santa Maria delle Carceri, dove si svolgerà la spettacolare danza del Leone: questo evento unico è il momento in cui si potrà conoscere al meglio la più grande comunità cinese d’Italia. Un prezioso momento d’incontro tra la cultura orientale e quella occidentale.

Oltre alle iniziative tradizionali, il cartellone del Capodanno cinese 2025 contiene altri appuntamenti su svariati temi e sempre incentrati sull’incontro e la condivisione sociale e culturale (programma completo: https://www.pratoturismo.it/it/).

Tra gli eventi, fino al 9 febbraio si può visitare la mostra fotografica Shaoxi! At ease! riposo: la Cina dal 1980-1984 nel suggestivo Cassero Medievale, in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino): 76 scatti in bianco e nero di Andrea Cavazzuti, uno dei più importati fotoreporter e documentaristi con un’esperienza di quarant’anni in Cina.

Tra le associazioni che hanno aderito al Capodanno cinese 2025 c’è Cardato Riciclato Pratese, che si appresta a ottenere la certificazione del Cardato Riciclato, simbolo di eccellenza e tradizione e che ha appena inaugurato un punto vendita in città in via Ricasoli 6, in pieno centro storico.

Viaggio a Lisbona: i film che raccontano la “città bianca”

Un viaggio “da film” a Lisbona? Significa perdersi nelle suggestive viuzze percorse dai tram, soprattutto il mitico 28, che si arrampicano su per la collina e poi scendono tra una curva e l’altra sfiorando gli edifici ricoperti di coloratissime piastrelle, dette “azulejos”, immergersi nelle atmosfere misteriose di una città dal sapore retrò eppure così moderna e comsopolita, rilassarsi in uno dei tanti verdi parchi e giardini, come quello del Miradouro de São Pedro de Alcântara, da cui godere di una sublime vista sui quartieri sottostanti, come il Barrio Alto.

Lisbona è soprannominata anche “la città bianca” per il colore dominante di strade ed edifici, avvolti in un fascino decadente ma pieno di energia. Una delle mete europee più romantiche e raffinate, oggi sempre più cosmopolita. Ma Lisbona è anche una meta di cineturismo da non perdere. Molti sono infatti i film girati nella capitale del Portogallo: primo fra tutti, Sostiene Pereira, di cui Viaggi da Film ha già parlato (diretto da Roberto Faenza con Marcello Mastroianni, 1995), tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Tabucchi, così come “Il filo dell’orizzonte” di Fernando Lopes (1993).

Ma non solo: ecco, in ordine sparso, tutti i film ambientati a Lisbona. Per cominciare ci sono “Una notte a Lisbona”, film statunitense del 1941 diretto da Edward H. Griffith, e “Lisbon”, film del 1956  diretto e interpretato da Ray Milland con Maureen O’Hara.

CAPITANI D’APRILE – Film del 2000 diretto da Maria de Medeiros, è ambientato ai tempi della Rivoluzione dei Garofani, il 25 aprile 1974. Protagonista l’attore italiano Stefano Accorsi, che interpreta Fernando José Salgueiro Maia, noto come Salgueiro Maia, ufficiale portoghese che diede un contributo fondamentale per rovesciare il regime dittatoriale esistente, fondato da António Salazar e in quel momento retto da Marcello Caetano.

LISBON STORY – Opera di Wim Wenders del 1994 con la colonna sonora del gruppo portoghese Madredeus: era nato come semplice documentario commissionato dalla città, ma durante le riprese il regista decise di trasformarlo in film e lo dedicò a Federico Fellini, come si vede nella scena iniziale del film, scomparso l’anno precedente l’uscita nelle sale.

Tra un film e l’altro fate una sosta nella sorprendente Piazza del Commercio (Praça do Comércio), che si affaccia sul fiume Tago. Fu completamente rifatta durante la ricostruzione del quartiere della Baixa, dopo il terremoto del 1755 che distrusse Lisbona. Elegante e imponente, la sua bellezza richiama anche piazza Unità d’Italia a Trieste

Piazza del commercio, Lisbona (Foto Maria Carla Rota)

LA CASA RUSSIA – Film di Fred Schepisi,  tratto dall’omonimo romanzo del 1989 di John le Carré, in cui l’editore inglese Bartholomew Scott Blair, detto Barley, è interpretato da Sean Connery: vive proprio a Lisbona in una bellissima casa affacciata sul Tago. All’inizio del film Connery viene trovato in un locale della città, il Barley’s Bar.  

DANS LA VILLE BLANCHE – Una Lisbona di inizio anni ’80, post-dittatura, fa da sfondo a questo film del 1982 diretto da Alain Tanner. Paul (Bruno Ganz), macchinista di una nave mercantile con la moglie rimasta in Svizzera, riprende le atmosfere decadenti della città in super8.

La torre di Belém, riconosciuta patrimonio mondiale Unesco, è uno dei simboli più famosi della città. Costruita all’inizio del XVI secolo come parte di un sistema difensivo, è un classico esempio del cosiddetto “stile manuelino” portoghese. Da qui gli esploratori portoghesi partivano per stabilire i primi commerci europei con Cina e India

Lisbona, torre di Belém (Foto Maria Carla Rota)

IL FANTASMA – Film del 2000 diretto da João Pedro Rodrigues, racconta la storia di Sergio, giovane netturbino di Lisbona, dalle tendenze ipersessuali.

IL TRIANGOLO CIRCOLARE – “Le Grain de sable” è un film del 1964 diretto da Pierre Kast. La morte di un potente magnate dell’acciaio, avvenuta a causa dell’esplosione dell’aereo sul quale viaggiava, scatena una feroce lotta per la successione. 

TRENO DI NOTTE PER LISBONA – Uscito in sala nel 2013, questo film di Bille August è basato sull’omonimo romanzo scritto da Pascal Mercier. Un professore svizzero di latino da Berna finisce a Lisbona, dove  ricostruisce le vicende di un gruppo di amici che si erano opposti alla dittatura di António de Oliveira Salazar.

Un’altra sosta immancabile a Lisbona va fatta nel quartiere di Belém, esattamente alla Pastéis de Belém, la pasticceria più antica della città.  Qui si potrà assaggiare l’omonimo, tipico pasticcino portoghese: crosta di pasta sfoglia, ripieno di crema e una spolverata di cannella. Delizioso!

Il pastel de nata, o pastel de Belém (Foto Maria Carla Rota)

LA VITA E’ BELLA – Non il noto film di Roberto Benigni, ma una pellicola del 1979 del regista Grigori Chukhrai. Antonio Murillo, pilota militare In Angola, che rientra a casa a Lisbona e trova lavoro come tassinaro. Vive la sua storia d’amore con Maria, cameriera di un bar, che, fa parte di un’organizzazione che si oppone al regime di Salazar. 

AMALIA – Amália Rodrigues, la più grande voce del fado, è oggi sepolta nel Panteão Nacional, al Campo de Santa Clara a Graça. Nel 2008 questo film di Carlos Coelho da Silva, interpretato da Sandra Barata Belo, ha cercato di raccontarne il mito. Una pellicola importante per capire il carattere di Lisbona.

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