L’Inferno è a Firenze, Venezia, Roma e Istanbul. Sono le location del terzo capitolo della serie cinematografica tratta dal best seller dell’autore del “Codice da Vinci”. Diretta da Ron Howard racconta le avventure di Robert Langdon, professore di simbologia dell’università di Oxford, interpretato da Tom Hanks.
Il professor Langdon è di nuovo alle prese con altri misteri dopo il “Codice da Vinci” e “Angeli e demoni” ma questa volta con un inferno di Dante sullo sfondo della bellissima Firenze. “Se sai dove guardare Firenze è il Paradiso” si legge nel nuovo best seller di Dan Brown.
LE LOCATION A FIRENZE – “Un regista non puo’ sperare di lavorare in una città più bella di Firenze. Una città di una bellezza unica e al tempo stesso piena di misteri e di fascino. Una città dove è impossibile trovare un’inquadratura brutta. Da ogni parte si vede la bellezza”, ha detto il regista Ron Howard.
Per la terza volta i premi Oscar Ron Howard e il suo protagonista Tom Hanks, sono chiamati a risolvere gialli e misteri che questa volta partono da Firenze (prima di proseguire a Venezia e Istanbul): dal campanile della Badia Fiorentina dove si gira la prima scena, l’azione poi si sposta per tutto il centro storico fiorentino, dagli Uffizi al Giardino di Boboli a Porta Romana, a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento. Firenze si mostra sul grande schermo in tutta la sua bellezza.
ITINERARIO – L’itinerario del professor Langdon parte da Porta Romana, l’accesso in pietra lungo le mura che un tempo circondavano la città, costruite nel 1326. Sul lato destro della Porta si trova l’entrata ai Giardini di Boboli. Il professore, insieme alla sua compagna di avventure Sienna, cercano di fuggire verso il centro storico e decidono di scavalcare le mura accanto all’Istituto d’Arte per entrare appunto nel Giardino di Boboli.
La bellezza di questo luogo non lascia indifferente il professore Langdom. Il Giardino di Boboli, infatti, uno dei più belli d’Italia, offre ai visitatori cupole, laghetti, fontane, un anfiteatro e sculture. Niccolò Tribolo, Giorgio Vasari e Bernardo Buontalenti hanno contribuito alla creazione di quest’opera d’arte.
Dopo 5 secoli di storia, il Corridoio Vasariano diventa la via di fuga anche per Robert e Sienna nel loro Inferno. Il corridoio è il passaggio segreto commissionato da Cosimo dè Medici a Giorgio Vasari come via di accesso diretta e priva pericoli da Palazzo Vecchio alla residenza di Palazzo Pitti.
Il professor Langdon e Sienna si precipitano poi a Palazzo Vecchio alla ricerca di altri indizi, visitano il Salone dei Cinquecento e lo “studiolo” di Francesco I, per poi dirigersi verso la stupenda Sala delle Mappe. Poi i due protagonisti cercano di scappare da Palazzo Vecchio attraverso una porticina sopra Via della Ninna e si precipitano in Piazza della Signoria oltrepassandola verso le stradine che, tra tutti i siti storici di Firenze, sono quelle che più ne conservano l’aspetto medievale. Qui si trovano la Casa di Dante e la chiesa dove è stata sepolta la sua musa ispiratrice, Beatrice Portinari.
Il professore e la sua compagna raggiungono finalmente il paradiso a cui Brown allude sin dall’inizio: le porte ad est del Battistero create da Lorenzo Ghiberti, chiamate le Porte del Paradiso dallo stesso Michelangelo. Una delle parti cruciali del romanzo ha luogo proprio nel battistero, uno dei luoghi storicamente e religiosamente più importanti della città. La sorprendente scoperta fatta all’interno del fonte battesimale porta il professore e Sienna direttamente a Venezia.
IL SET SU ROTAIE – Ma non solo la grande bellezza fiorentina. Il treno Italo si è trasformato per un giorno in un vero e proprio set cinematografico. Un intero treno a bordo del quale sono state girate delle scene-clou. E non mancano le riprese dall’alto del treno in corsa lungo i verdissimi paesaggi della campagna toscana.
ITALIAN STYLE – Il film è anche un omaggio al più “simple Italian Style”. Salvatore Ferragamo veste i protagonisti Tom Hanks e Felicity Jones. La maison fiorentina è il brand che per primo ha raggiunto Hollywood, dove il fondatore Salvatore si è costruito la fama di “calzolaio delle dive” e dove solo alla fine dello scorso anno il brand è di nuovo ritornato sotto l’insegna di Hollywood, per festeggiare i suoi 100 anni da protagonista nello scenario della moda internazionale.