Salento coast to coast con Ozpetek: da “Mine Vaganti” ad “Allacciate le cinture”

Il Salento è diventato ormai da anni una delle mete più trendy dell’estate. Merito di un mare cristallino e delle sue distese di olivi, del buon cibo e della vita mondana, ma anche degli amati film di Ferzan Ozpetek: “Mine Vaganti” e “Allacciate le cinture“. Il regista turco ha raccontato più volte il capoluogo salentino e le terre circostanti, i suoi personaggi e i suoi abitanti, al punto che Lecce gli ha conferito la cittadinanza onoraria. “Tante volte, quando mi chiedono se io mi senta italo-turco o turco-italiano, rispondo: sono leccese e basta”.

Dopo altri due viaggi da film in Puglia, a Polignano a mare e nella Valle d’Itria, partiamo ora per un viaggio da film che attraversa il Salento coast to coast, itinerario ideale per una vacanza quest’estate. Da Lecce scendiamo verso Maglie, poi ci dirigiamo sulla costa adriatica, visitando Otranto, prima di trasferirci sulla costa opposta, a Gallipoli, con un ultimo tuffo in mare a Punta della Suina.

LECCE – La numerosa e bizzarra famiglia protagonista di “Mine vaganti” abita proprio a Lecce, dove è conosciuta da tutti perché proprietaria di un grande pastificio industriale. “Lecce mi piace molto esteticamente – ha detto Ozpetek -. Ho voluto fare anche un omaggio a questa città che mi ha accolto in maniera meravigliosa. E ancora: “Dovunque tu metta la cinepresa a Lecce – afferma il regista – e una bella inquadratura”. A rendere questa città così bella e sorprendente sono i numerosi monumenti barocchi: chiese e palazzi realizzati nella caratteristica pietra leccese, derivante dalla cementazione di sedimenti di roccia calcarea, generalmente in ambiente marino. Grazie alle sue eccellenti proprietà di scalpellatura e alla bassa permeabilità, è all’origine dell’ostentato decoro del barocco leccese, utilizzata soprattutto per le coperture degli edifici.

Basilica di Santa Croce © Maria Carla Rota, 2012

A Lecce bevete un caffè nelle due piazze riprese da Ozpetek. Innanzitutto piazzetta Carducci: tra le sue colonne, di notte, si svolge il litigio tra i fratelli Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi. Grazie a questa pellicola è diventata una delle zone più cool delle notti in città, tanto che da molti ormai è chiamata proprio piazzetta Ozpetek. Piazzetta Carducci è riconoscibile anche nello spiazzo antistante il bar “La tarantola” in cui all’inizio lavora Elena, interpretata da Kasia Smutniak, in “Allacciate le cinture“.

Piazzetta Carducci – Mine Vaganti

Piazza Sant’Oronzo è il cuore della vita leccese: si intravede nella cosiddetta scena ‘delle risate’ di “Mine vaganti”, in cui padre (Ennio Fantastichini) e figlio (Scamarcio) vanno a sedersi al bar, il Caffe Tito Schipa di via dei Fedele.

Piazza Sant’Oronzo © Maria Carla Rota, 2012
Piazza Sant’Oronzo © Maria Carla Rota, 2012

Numerosi esterni in “Mine Vaganti” sono quelli di Casa Famularo, in via Paladini, la stessa in cui si svolge il corte funebre. Un palazzo cinquecentesco dall’atmosfera nobile e decadente. Per la casa di Nicole Grimaudo è stata scelta invece un’ala disabitata di Palazzo Tamborino-Cezzi, sempre in via  Paladini. Palazzo Tamburino si ritrova anche in “Allacciate le cinture”, come casa della protagonista.

Via Paladini – Mine Vaganti

Passeggiando per Lecce scoprirete altri scorci familiari ripresi dal regista turco: corso Vittoro Emanuele, Porta Rudiana e la basilica di Santa Croce, tutti ripresi in mine vaganti. In Piazzetta Castromediano è stata ricostruita la pensilina della fermata d’autobus per la scena che apre “Allacciate le cinture”: il pub di Elena e Fabio nello stesso film è un’ex stazione di benzina, mai riconvertita.

MAGLIE –  Nei dintorni di Lecce troverete altre location da film. Sulla strada verso Monteroni si trova Villa Materdomini, usata per gli interni della casa della famiglia Cantone. Una dimora vuota completamente arredata dagli scenografi, esempio di elegante residenza campestre. Prendendo poi la strada che da Lecce porta a Maglie (SS16) incontrerete, qualche chilometro a sud di Zollino, il pastificio Tandoi di Corigliano d’Otranto, dove sono state girate alcune scene di “Mine vaganti”. Fate tappa a Maglie, paese natale di Aldo Moro: se siete nel periodo giusto (1-5 agosto 2015) potrete assaggiare i prodotti tipici salentini, tra cui i famosi pasticciotti, all’annuale e frequentatissimo “Mercatino del Gusto”.

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Pasticciotti leccesi © Maria Carla Rota, 2014
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Mercatino del Gusto – Maglie © Maria Carla Rota, 2014

OTRANTO – Arrivando verso Otranto, bellissimo gioiello salentino da visitare, incontrerete la Masseria Ceppano, nell’agro di Otranto, un rudere tra gli ulivi di proprietà della Regione. A questo punto è l’ora di un tuffo in mare, tra la zona dei laghi Alimini e la marina protetta di Torre Guaceto: è in quest’ultima località che punta la macchina da presa in “Allacciate le cinture” per le romantiche scene di mare tra i due protagonisti, interpretati da Kasia Smutniak e Francesco Arca. Un altro tuffo in mare potrete farlo a Castro, paese tra i preferiti da Ferzan Ozpetek.

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Castro © Maria Carla Rota, 2014
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Punta della Suina – Mine Vaganti

GALLIPOLI – L’unica scena di mare di “Mine vaganti” è stata invece ambientata sulla costa opposta a Punta della Suina, a sud di Gallipoli, tra pinete, spiagge bianche e acqua cristallina. Un mare maldiviano scelto anche da Biagio Antonacci come set del video di “Non vivo più senza te”.

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