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Quo vado? Tutti i luoghi del film di CHECCO Zalone

Titolo e locandina del film di Checco Zalone, campione di incassi, immediatamente fanno pensare al viaggio. Checco, assolutamente determinato a mantenere il suo posto fisso ad ogni costo, con il suo film ci fa viaggiare in lungo e in largo. Molte sono infatti i luoghi dove è stato girato “Quo Vado?“.

Quo vado? locandina
Quo vado? locandina

E’ lo stesso Checco Zalone a raccontare in un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni dove è ambientata la prima parte del film: «Il film parte con me che vengo sequestrato da una tribù africana e il capo tribù mi chiede di spiegare la mia esistenza.

Quo vado? Tutti i luoghi del film

È la tribù dei Dogon del Mali, spero non si offendano, esistono per davvero, abbiamo controllato su Wikipedia! Insomma, loro mi sequestrano e io racconto chi sono e tutto quello che mi è successo. E spiego loro cos’è il posto fisso, spiego anche la tredicesima».

Continua poi Checco nell’intervista: «L’idea del film parte guardando un servizio di Sky Tg24, intervistavano un ricercatore della base artica del Cnr. Mi sono chiesto: “Ma perché questo qua sta facendo una lezione di caccia?”. Perché lì ci sono più orsi che persone! Nel film il Polo Nord lo abbiamo girato al Polo Nord, mentre l’Africa l’abbiamo girata in provincia di Latina, eh».

Una comicità irresistibile che ci porta quindi dall’Africa, ricreata nel Parco Nazionale del Circeo e di Fogliano, fino a Conversano dove Checco conduce la sua vita tranquilla grazie al fatidico e tanto ambito posto fisso. L’ufficio caccia e pesca dove lavora Checco come impiegato comunale è il vero edificio comunale di Conversano; altri luoghi che compaiono nel film sono piazza XX settembre e largo Cattedrale. E’ da notare che Conversano è poco distante da Capurso, paese natale di Zalone.

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Quo vado? Wikimedia Commons

Causa esuberi, Checco deve suo malgrado presentarsi a Roma al cospetto della Dottoressa Sironi (alias Sonia Bergamasco) che, nel tentativo di farlo dimettere, inizia ad assegnargli gli incarichi più disparati in ogni dove. Ma Checco non molla e accetta tutti i trasferimenti proposti dalla Dirigente Ministeriale. E allora via verso Lampedusa a occuparsi di un campo profughi. Segue lo spostamento in Val di Susa (con brevi scene nel film dove compare il Santuario di San Michele) a tu per tu con i no TAV e poi quello in Sardegna.

Ma Checco è davvero un osso duro e sa sempre cavarsela alla grande; la Dottoressa Sironi gioca quindi ancora più pesante e lo spedisce fino al Polo Nord dove, parafrasando una delle battute di Checco, fa più freddo che a Roccaraso! Checco va a Ny Alesund, a nord-ovest dell’isola di Spitsbergen (la più grande delle isole Svalbard in Norvegia). Le parti ambientate in città sono state girate a Bergen (seconda città della Norvegia, la cosiddetta Capitale del Fiordi).

Il camaleontico protagonista riesce ad ambientarsi anche tra i ghiacci, aiutato anche dall’amore per una bella ricercatrice che lavora al Polo Nord. Tuttavia Checco dovrà fare di nuovo i bagagli per un nuovo incarico, questa volta, in Calabria (le sequenze però sono state riprese in provincia di Latina, ad Aprilia, allo Zoo delle Star).

Visto che non tutti i nostri lettori avranno già visto il film mentre questo articolo viene pubblicato, non raccontiamo il finale. Ci limitiamo a dire che l’ultima meta del film è nuovamente l’Africa, dove il film stesso è iniziato.

Dogon - Mali Wikimedia Commons
Dogon – Mali
Wikimedia Commons

Insomma, tanti sono i luoghi dove il film è stato girato e notevole è l’indotto che ha generato. Già due sindaci hanno riconosciuto le potenzialità del cineturismo grazie al film Quo Vado? ringraziando pubblicamente Checco Zalone per la pubblicità alle proprie città: Roccaraso che, come detto, viene citata in una battuta ripresa anche nel trailer del film ed Abano Terme, menzionata nella canzone “La Prima Repubblica”.

Infine non dimentichiamo la nostalgia dell’Italia che prova Checco al Polo Nord quando vede il Festival di San Remo, meta non solo canora ma anche di cineturismo.

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