C’è un legame profondo che lega alcuni registi ad altrettanti luoghi dove amano girare i loro film. Le loro storie tornano a raccontare spesso la stessa città, una pellicola dopo l’altra la macchina da presa indugia sulle stesse strade, palazzi e paesaggi. Pier Paolo Pasolini e Roma, Woody Allen e New York, Dario Argento e Torino, Pedro Almodovar e Madrid, Ferzan Özpetek e Lecce. “Ho cominciato a frequentare Lecce poco alla volta, mi portavano in giro a vedere dei posti, conoscevo le persone e così ho finito per innamorarmi dei leccesi e della città”, ha raccontato il regista turco, che tanto ama la pietra dorata degli edifici barocchi, le acque cristalline del mare, le masserie immerse nelle distese verdi degli ulivi. Un amore per l’intero Salento, che ha dimostrato scegliendolo come location da film per tante pellicole, tra cui “Mine Vaganti” e “Allacciate le cinture“, quest’ultimo con protagonisti Kasia Smutniak e Francesco Arca: la storia di un grande amore messo alla prova del tempo che passa.
Elena conduce una vita tranquilla fino a quando si invaghisce di un meccanico rozzo, volgare e razzista. Tredici anni dopo saranno costretti a rivedere la natura dei loro sentimenti e dei loro legami e a ridefinire tutte le regole della vita. Nel cast anche Carla Signoris e Elena Sofia Ricci nei ruoli della madre afflitta e della zia stravagante, Paola Minaccioni (Nastro d’argento 2014 per questa pellicola), Carolina Crescentini, Giulia Michelini, Luisa Ranieri, Filippo Scicchitano e Francesco Scianna.
Allacciate le cinture: location da film
Tra i protagonisti, poi, c’è lei, Lecce, la città del barocco pugliese. La famosa piazzetta Carducci, cuore della movida nel cuore del centro storico, è riconoscibile nello spiazzo antistante il bar “La tarantola” in cui all’inizio lavora Elena. Nelle vicinanze c’è la casa della protagonista, uno dei palazzi più suggestivi di Lecce, risalente al 1500: il Palazzo Tamborino Cezzi, in via Paladini, che è anche la casa di Nicole Grimaudo in “Mine Vaganti”.
“Dovunque tu metta la cinepresa a Lecce, è una bella inquadratura”, afferma il regista Ozpetek. In Piazzetta Castromediano è stata ricostruita la pensilina della fermata d’autobus per la scena che apre “Allacciate le cinture”. E così esiste davvero anche la stazione di benzina, il pub di Elena e Fabio, in piazza Angelo Rizzo vicino a Porta Napoli. Nella realtà però questo distributore non è mai stato riconvertito.
Per le scene marine Ozpetek ha invece scelto Otranto e la marina di Torre Guaceto. Se vuoi conoscere tutte le location in Salento clicca qui.