Duomo, Galleria, Scala, Palazzo Reale, Castello e Arco della Pace: il centro di Milano è sempre più un set a cielo aperto per fotografie e video, con i servizi di moda che battono fiction e documentari. È quanto emerge dall’analisi delle richieste di autorizzazioni per occupazione suolo destinate alle riprese foto-cinematografiche e televisive pervenute al Comune di Milano nei primi 7 mesi del 2018: delle 453 domande complessive (contro le 404 dello stesso periodo del 2017), 101 sono state presentate per effettuare riprese video di moda in spazi o aree pubbliche e 105 per l’allestimento di set fotografici. Seguono film/serie tv/talk show (71 domande) e i documentari di divulgazione culturale e scientifica (36).
Scorci, monumenti, parchi e piazze della città rientrano sempre più negli obiettivi di macchine fotografiche e telecamere, prestando la scena a film, pubblicità, documentari per il cinema, i giornali e le televisioni nazionali e internazionali.
Scenografia prediletta da registi, fotografi e operatori si conferma il quartetto Duomo, Galleria, Scala e Palazzo Reale (con 119 richieste), seguito da Castello, Piazza del Cannone, Arco della Pace (67 richieste), Parco Sempione (51 richieste) e dalle vie del quadrilatero della moda (33 richieste).
L’utilizzo dell’immagine della città ha un costo solo per le produzioni ad uso commerciale, quali gli spot pubblicitari e i servizi di moda, e nell’arco di tutto il 2017 ha permesso al Comune di incassare 140mila euro. Da gennaio a luglio di quest’anno, invece, l’incasso ammonta già a poco meno di 113mila euro.
Al fine di promuovere le attività cinematografiche, non pagano nulla le produzioni di film, fiction e documentari, così come sono esenti dal pagamento le esercitazioni delle scuole di cinema e tv e la pubblicità progresso.
Per quanto riguarda le richieste di autorizzazioni per riprese cine-tv e set fotografici in città da parte di produzioni straniere nei primi sette mesi del 2018, fiction e serie tv superano documentari e pubblicità di moda. Un dato che mostra una netta inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi durante i quali il documentario di divulgazione scientifica è sempre stato la tipologia di prodotto più diffusa.
Tra le produzioni straniere spiccano quelle britanniche, con 10 richieste, seguite dalle domande di registi, fotografi e operatori cinematografici e televisivi di Germania, Francia e Svizzera.
Le richieste di autorizzazione per effettuare riprese foto-cinematografiche e televisive in città mostrano la costante crescita dell’attrattività di Milano all’estero: da gennaio a luglio 2018 sono state 51 le autorizzazioni rilasciate per le riprese di produzioni straniere a fronte delle 46 nei primi sette mesi del 2017.